Nel lontano 1154 il celebre geografo arabo Muhammad al-Idrisi, nella sua opera “Libro di Re Ruggero”, narrava di un imponente castello, il migliore per collocazione e costruzione rispetto a qualunque altro. Si tratta di quello che oggi conosciamo come il Castello arabo-normanno di Castellammare del Golfo.
Questa stupenda città marittima ricca di storia ha visto con il passare dei secoli, nella propria zona, il susseguirsi di diverse popolazioni e dominazioni; il Castello è una tra le più grandi e magnifiche testimonianze di tutte le popolazioni che negli ultimi 10 secoli hanno attraversato la Sicilia.
Gli arabi nel IX° secolo furono i primi a costruire questo forte a ridosso del mare sui resti di antiche fortificazioni precedenti, collegandolo alla terraferma con un ponte levatoio.
Successivamente con l’arrivo dei Normanni il castello vide un processo di ampliamento volto a fortificare ulteriormente la struttura. Infine furono gli svevi ad aumentarne ulteriormente le capacità difensive circondandolo di mura e innalzando le torri.
Castellammare ha ospitato tantissimi popoli diversi, i quali nei secoli hanno lasciato il segno della loro presenza, ad oggi l’impostazione della cittadina e le mura di questo magnifico castello, oltre a rappresentare un importante pezzo di storia, costituiscono un importante simbolo di identità culturale.
Attualmente il castello è visitabile ed include tra l’altro al suo interno il polo museale “La memoria del Mediterraneo”, suddiviso in quattro sezioni, nato per valorizzare e preservare il patrimonio storico, artistico ed etno-antropologico della città e del territorio circostante.